Luigi MAINOLFI
Per quelli che volano, Progetto per la ristrutturazione di Piazza Giuseppe Verdi, La Spezia, 2014
Disegno a china su carta e stampa plotter di rendering, 2014
Progetto di Luigi Mainolfi e Ugo Bruno
Opera non realizzata
“L’intervento proposto prevede la riqualificazione dello spazio pubblico di Piazza Giuseppe Verdi a La Spezia. L’artista ha voluto riproporre il concetto di rappresentatività e centralità. La semplicità, la nettezza, la razionalità dell’impianto architettonico progettato, mettono in risalto il contesto storico dei palazzi che si affacciano sulla piazza. L’ampiezza ritrovata porta maggior spazio visivo e maggiore luminosità. Si tenta in questo modo di ripresentare il tessuto urbano perduto ed un uso classico della piazza urbana.
Punto focale del progetto è la flessibilità. Il disegno configura uno spazio che può avere molti usi in tempi differenti. Le funzioni che la nuova piazza potrà avere, si declinano in: sociale, estetica, ludica, commerciale, collegamento e comunicazione tra le parti della città.
PANCHINA ELEVATA PER QUELLI CHE VOLANO
Posizionata nella parte centrale della piazza, sul lato opposto del palco, leggermente fuori asse, rappresenta il segno caratterizzante dell’intervento. Sulla sommità di una colonna modulare di undici metri di altezza, è posizionata una panchina di alluminio, realizzata espressamente per Quelli che volano.
E’ un tentativo per far pensare. La seduta in alto è un “monumenta” alla creatività. I nostri pensieri ci portano ad elevarci. Lo stare seduto è un modo di pensare. Stare seduti con tanti posti a sedere è una possibilità di comunicare, creare assemblee. Possibilità di non pensare solo alle cose terrene ma tentare di elevarci e fare dei tentativi di volo.
SOLE DAI RAGGI ARRUFFATI
Il tentativo di materializzare la luce in un simbolo elementare per distinguerlo e contrapporlo al tradizionale monumento. Il Sole è caduto sulla terra o adagiato o posato da Quelli che volano.
Realizzato in alluminio, metallo dal colore ambiguo, infatti il Sole potrebbe rappresentare anche una luna, una stella infantile, un riccio marino, una boa oppure i capelli arruffati di un bambino”.
Luigi Mainolfi




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