Paolo GRASSINO
In piedi sulle sedie…, 2015
Matita su carta, 30×21 cm
Opera mai realizzata
“Paolo Grassino disegna per Piano EFFE un progetto che è insieme sintesi e smembramento di un’idea. La rivelazione di interiorità/esteriorità del corpo, la metamorfosi alterante dell’antropomorfo nella forma/allusione di una lampadina, la linearità fluida del disegno che, senza interrompersi, percorre i profili di forme distinte ma in contiguità, sono i caratteri di un appassionato discorso che l’artista conduce sul limite della intima scissione del soggetto. Questa scissione è un modo d’essere (forma chiusa) e di pensare (forma aperta).
Da un lato il soggetto (e il suo doppio) tenta di cucire le proprie lacerazioni coltivando il progetto impossibile di una coincidenza con se stesso, dall’altro la manifesta ipertrofia del cranio rende impossibile l’identità, la coesione, l’io. E quindi occorre stare “in piedi sulle sedie”, innalzarsi artificialmente, fidarsi del mondo, ex-sistere.
La mia ricerca parte da riflessioni sulla condizione dell’esistere, sull’ingannevole separazione tra interno ed esterno, sull’analogia tra la nostra natura interna e quella esterna. Il sogno, o meglio, l’irrazionale, l’illogico, diventano interpreti per affrontare tematiche di un’oggettività che non dovrebbe esistere, anche se è sempre legata al credibile, alle realtà note [Paolo Grassino]
Come a dire, l’illogico è il reale. E il reale non serve per “raccontare una storia”.
Roberto Lacarbonara
Archivio: #F13