COSTA Claudio

Claudio COSTA
Il glomere della regina
Collage e tecnica mista, 30×21 cm, 1992
[DONAZIONE DI MIRIAM CRISTALDI]

 

“II glomere della regina”, titolo dell’opera di Claudio Costa del ‘92, sta ad indicare il prezioso agglomerato di cellette entro cui api operaie vi effondono, con danze vellutate, miele misto a nutrientissima pappa reale quale cibo privilegiato dell’insetto reale. Opera questa da intendere come Leit motif dell’intero ciclo di lavori che sono stati esposti per “Le case dell’essere” alla Casa del Giorgione (Castelfranco Veneto) nel marzo del ‘93, dove appunto l’immagine del glomere è apparsa in varie occasioni , sovente sovrapposta da gonfie veneri steatopige realizzate in terracotta.
Quasi a sottolineare la nascita delle “veneri delle api” come primordiale, archetipica ed inesaustiva condizione di fertilità femminile secondo un flusso in divenire e qualità trasformative in eccedenza. In realtà si sottolinea come tutto sia in movimento, in trasformazione: dalla primordialità della nascita sino alla morte e dalle possibilità rigenerative secondo un’operazione mitopoietica capace di esaltare qualità simboliche, sempre presenti nell’opera di Costa.
Dalla ricerca alchemica dei materiali (in questo caso la cera, il miele, l’aureo colore, il favo, la terra, ecc.) si giunge al loro trasformarsi attraverso valori allegorici che sviluppano potenzialità immaginative seguendo sempre il filo conduttore dell’asse antropologico entro cui l’uomo sa riconoscere un percorso. “Ma il lavoro dell’Ape, dell’Alchimista, dell’Artista significano in più l’alternativa all’Homo faber, alla Tecnica moderna, un’alternativa che porta a collaborare con leggi della materia piuttosto che ad infrangerle…”, ha scritto Tiziano Santi in catalogo (De Ferrari editore, marzo ‘93) mentre Enrico Crispolti ha precisato: “Costa opera in questo modo un riscatto della funzionalità magica originaria del rimando archetipo, quale possibilità di sondaggio in un patrimonio mitopoietico aurorale, complesso e ricchissimo, totalizzante, altrimenti perduto all’immaginario unidimensionale contemporaneo”. Il progetto-opera donato per l’archivio Piano EFFE rappresenta il glomere della regina, sul cui retro Claudio Costa ha apposto il titolo “Glomere”, da me autenticato.
Miriam Cristaldi

#F10: Claudio Costa, Il glomere della regina

Archivio: #F10