Sabato 1 settembre 2018 alle 18,30 inaugura la mostra
collettiva dal titolo “Stato stazionario”, a cura di Roberto Lacarbonara e
Antonio Frugis.
La mostra, concepita come una breve ricognizione sulla produzione
videoartistica italiana e internazionale, ospita i lavori di Sarah Ciracì (Taranto,
1972), Pamela Diamante (Bari,
1985), Nathalie Djurberg (Lysekil, Svezia,
1978), Goldschmied & Chiari (Sara
Goldschmied, Arzignano, VI, 1975; Eleonora Chiari, Roma, 1971), Tao Hui (Hunan, Cina,
1986), Marc Larré (Barcellona,
Spagna, 1978) e Sabrina Mezzaqui (Bologna,
1964).
L’esposizione è organizzata dalla Mostra del Cinema di Taranto in
collaborazione con Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare e con CRAC
Puglia – Centro di Ricerca Arte Contemporanea. La manifestazione rientra nel
programma della seconda edizione della MCT, il cui tema trainante è “Le
Metamorfosi”.
La Teoria dello Stato Stazionario [Steady State
Theory] – altrimenti nota come Teoria della Creazione Continua – è un modello
cosmologico basato sul principio di un’evoluzione infinita nella quale
l’universo conserva le medesime proprietà nello spazio e nel tempo senza
assumere né inizio né fine.
A distanza di 70 anni questa teoria – proposta
nel 1948 da un gruppo di tre astrofisici, Fred Hoyle, Hermann Bondi, Thomas
Gold – rievoca una suggestione ed un assunto fondamentale: il cosiddetto
“Principio cosmologico perfetto” secondo cui il nostro punto di osservazione
dell’Universo non sarebbe in alcun caso “particolare”: l’Uomo, la Terra, il
Sole o la Via Lattea non sono al centro dell’Universo (né in alcun’altra
posizione privilegiata) né esiste un’epoca significativamente differente da ogni
altra. L’universo su grande scala sarebbe quindi eterno, immutato ed
immutabile. In altri termini, ogni mutamento è conservazione, ogni evoluzione è
reazionaria. Dunque occorre pazientemente attendere: la creazione non è ancora
terminata.
Nella mostra STATO STAZIONARIO, attraverso gli interventi di videoarte, gli
artisti raccontano l’universo in perenne metamorfosi pur definendo ogni stato,
ogni momento, ogni luogo come attimo di un tempo infinito ed immutabile. Tutto
non è che movimento, non esiste staticità: l’opera è la trasformazione di una
trasformazione. Dall’osservazione profonda del singolo individuo alla più ampia
ricerca cosmologica, tutto appare interconnesso e in equilibrio, pur
all’interno dei più sconvolgenti mutamenti.
La mostra resterà aperta e fruibile al pubblico fino a domenica 23 settembre
con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 10-13, pomeriggio su prenotazione.
Sabato e domenica su prenotazione.
CRAC Puglia | Centro di Ricerca Arte Contemporanea
Ex Convento dei Padri Olivetani (sec. XIII)
74123 Taranto (Italia), Corso Vittorio Emanuele II, 17
Orari di apertura: Mart-Ven 9.00-13.00, pomeriggio su appuntamento. Sabato e
domenica su appuntamento.
Info: Tel / Fax 099-4713316 / 348 3346377 / 334 7921142 /
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