Al CRAC Puglia “Segni di Pace”, una rassegna di arte contemporanea con 24 affermati artisti di caratura nazionale e internazionale

Giovedì 21 aprile p.v. al CRAC Puglia (Centro di Ricerca Arte Contemporanea) della Fondazione Rocco Spani Onlus, si terrà l’inaugurazione di un importante e internazionale evento artistico: il progetto-mostra “SEGNI DI PACE. 24 PRESENZE NELL’ARTE CONTEMPORANEA PER UNA CULTURA DELLA NON VIOLENZA”.

Renato Mambor
Senza titolo, 2009
Tempera su cartoncino, cm 20×30

Il progetto-mostra è promosso e organizzato dal CRAC Puglia, unitamente all’associazione Ante Litteram, patrocinato da Comune di Taranto, Regione Puglia (Assessorato Cultura, Tutela e Sviluppo Delle Imprese Culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica) e Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e in collaborazione con istituzioni territoriali e nazionali – le associazioni Amica Sofia di Perugia, F@MU (Famiglie al Museo), Comitato per la Qualità della Vita, Amici dei Musei Taranto, Tarenti Cives, Gruppo Taranto e FAI delegazione di Taranto.

Gli avvenimenti di guerra che stanno sconvolgendo in questi giorni il cuore dell’Europa non fanno che avvalorare la necessità di un più diffuso impegno culturale e sociale che abbia l’obiettivo di sostenere una cultura della pace. “I processi umani, economici, etnici e ambientali che si verificano

Paolo Scirpa Luce per la pace, 2022 Pastello ad olio, cm 70×50

a livello planetario sono gli stessi che accadono nelle nostre città – afferma Annalisa Adamo, presidente di Ante Litteram – e che molto spesso vengono sottovalutati. E’ necessario più che mai far vivere la democrazia attraverso i contenuti seri e concreti delle attività culturali, come sostenibilità, cittadinanza attiva e sussidiarietà”.

Il progetto artistico, ideato dal Prof. Giulio De Mitri, nasce dalla volontà di costruire insieme un’educazione alla non violenza “facendo confluire diversificati linguaggi e liberi pensieri artistici”, afferma la curatrice e critico d’arte Sara Liuzzi (docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia Albertina di Torino). Ventiquattro affermati artisti – Salvatore

Anelli, Bernard Aubertin, Gianfranco Baruchello, Bruno Ceccobelli, Pietro Coletta, Claudio Costa, Manoocher Deghati, Elena Diaco Mayer, Janz Franz, Winfred Gaul, Iginio Iurilli, Lindsay Kemp, Renato Mambor, Antonio Paradiso, Pino Pinelli, Oliviero Rainaldi, Paolo Scirpa, Maria Teresa

Sorbara, Ettore Sordini, Giuseppe Spagnulo, Daniel Spoerri, Mauro Staccioli, Antonio Violetta, Wolf Vostell – differenti per generazioni, linguaggi artistici e provenienze geografiche, esprimono il proprio sentire sul tema della pace in quanto l’artista-uomo da sempre sa calarsi nella realtà della vita,
avvertendo pene, conflitti e incertezze che riflettono drammi e tragedie.

Giuseppe Spagnulo La foresta d’acciaio per i martiri di Nassirya, 2008 Carboncino su carta, cm 27×37,5

“La cultura della pace è per gli artisti – come afferma il noto critico e storico dell’arte prof. Flaminio Gualdoni nel suo contributo in catalogo – l’ossigeno che respirano ogni momento della loro vita. Il che è una lezione vera, per chi la voglia ascoltare, ma anche per chi creda di potere non far finta di niente”.
“Ventiquattro segni di pace che, nel delicato momento storico che stiamo vivendo, mirano ad

abbattere – dichiara Giovanna Tagliaferro, direttore delle strutture educative della Fondazione Rocco Spani – stereotipi e pregiudizi che avviliscono la nostra contemporaneità. Oggi educazione e democrazia sono le uniche speranze per la promozione di una società autentica. L’impegno educativo richiede, come sua strategia metodologica, la promozione della partecipazione di fasce sempre più ampie di cittadini che si motivano nell’identificazione e nel perseguimento di obiettivi solidali, socialmente condivisi e democratici”.

Daniel Spoerri La medicina operatoria I, II, 1994-95 Collage e oggetti su cartone, cm 33×35 cad.

La significativa mostra “Segni di Pace” narra la pacifica visione dell’esistenza e le speranze di non violenza. “L’esperienza con l’arte arricchisce e stimola le nostre relazioni interpersonali, ci predispone all’incontro con gli altri, favorisce il dialogo e ci aiuta a trovare nuovi punti di contatto. Così l’arte diventa ambito privilegiato – come afferma il presidente della Fondazione Prof. Giulio De Mitri -, strumento di comprensione per leggere la realtà e noi stessi”.

L’arcivescovo Mons. Filippo Santoro e il Prof. Giulio De Mitri

Per l’occasione è stata realizzata una pubblicazione per le Edizioni CRAC Puglia, contenente testi critici di Flaminio Gualdoni e Sara Liuzzi e contributi di Annalisa Adamo e Giovanna Tagliaferro, apparato iconografico e note biografiche degli artisti.

CRAC Puglia – Centro di Ricerca Arte Contemporanea
Ex Convento dei Padri Olivetani ( XIII sec. ) Centro storico – Corso Vittorio Emanuele II n.
17 – 74123 Taranto

Taranto, 21 aprile – 20 luglio 2022
Inaugurazione:
giovedì 21 aprile 2022, ore 18.30
Orari:
Dal martedì al venerdì, dalle 17.30 alle 19.30
Sabato e festivi su appuntamento

Nel corso della mostra sono previste visite guidate e laboratori didattici, per studenti e
famiglie.

Info CRAC / #AnteLitteram
www.cracpuglia.com
email cracpuglia@gmail.com / roccospani@gmail.com / matteodusconi@gmail.com
tel. 099.4713316 / 348.3346377 / 347.8058049

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